Ci si può proteggere dalla carie?


Eccoci ad un nuovo articolo del nostro blog in cui rispondiamo ad una delle domande che ci vengono poste più frequentemente:


“Cosa devo fare per non avere carie?”

Ovviamente non esiste una risposta univoca in quanto si tratta di una malattia multifattoriale, ma in questo articolo proveremo a descrivere alcune utili strategie che portano a migliorare la vostra salute orale.

Semplificando, la cavità orale è un ecosistema complesso, abitato soprattutto da batteri. La pericolosità di questi batteri è influenzata da accumuli di placca (abitudini igieniche) o da condizioni che provocano cambiamenti verso un ph acido (reflusso o altre problematiche gastrointestinali, o esterni, alimenti o bevande più o meno acidi).

Se dunque consideriamo la carie una malattia, quindi provocata da fattori che la causano direttamente e altri che predispongono al peggioramento che sono:

  • il tipo di batteri che compongono la placca, quindi cattiva igiene orale ;

  • abitudini alimentari scorrette (leggi l’articolo al riguardo alcuni consigli di educazione alimentare qui.)

  • stili di vita non salutari (fumo, alcool)

  • influenze genetiche individuali che riguardano il processo di formazione dei denti o la qualità della saliva.

A questi si aggiungono la presenza di “fattori protettivi” come un’adeguata quantità di saliva e di alcuni elementi che la compongono, così come il grado di mineralizzazione dentale.

Le tue abitudini possono influenzare moltissimo quest’equilibrio, spostandolo a favore di fattori protettivi o fattori favorenti lo sviluppo di carie.

La presenza di lesioni cariose attive o di accumuli di placca poco o per niente raggiungibili (protesi incongrue con margini irregolari, tasche parodontali) aumenta tantissimo il rischio di sviluppare carie.

Tutti questi fattori messi insieme individuano appunto un “rischio” di sviluppare carie che è soggettivo e ovviamente può essere modificato fino ad un certo punto.

La malattia cariosa si manifesta con un danno al dente che consiste nella carie, che può avere differenti livelli di gravità e che si cura con l’otturazione.

L’otturazione è quindi la cura del danno che la malattia cariosa provoca ai denti, mentre non influenza molto le cause che la provocano.

Cura di diversi processi cariosi, sotto isolamento mediante diga di gomma e mediante moderne ricostruzioni adesive dirette.


Per cui la cura vera e propria della carie consiste nella prevenzione, cioè in tutte quelle strategie che contrastano i fattori causali e predisponenti che abbiamo elencato in precedenza.

Possono poi sorgere altre domande: 

“come possiamo guarire dalla malattia cariosa?”

“ come non far peggiorare la carie?”

“ come evitare che le carie si formino?”

Ormai l’avrete capito: soltanto attraverso un’igiene orale scrupolosa, stili di vita corretti e controlli costanti dal dentista possiamo ridurre il rischio di avere nuove carie.

Come detto in precedenza, si parla infatti di “rischio carie” proprio perché ancora oggi sono talmente tanti i fattori da controllare per cui nessuno di noi può dirsi esente da sviluppare prima o poi lesioni cariose (salvo rarissime eccezioni).

Possiamo solo modulare il rischio, quindi la possibilità o meno che abbiamo di “ammalarci” in maniera più o meno grave, attraverso corrette strategie di prevenzione.

Purtroppo la modulazione dell’ecosistema orale è molto lenta e possono volerci anni (!) prima di vedere una riduzione di questa possibilità.

Pertanto il rischio zero non esisterà mai.

Nel nostro studio abbiamo adottato da anni un approccio rivolto soprattutto alla prevenzione, facendo adottare a gran parte dei nostri pazienti un protocollo post cure che li accompagna in un percorso di prevenzione fatto di procedure strategiche rivolte contro i principali fattori di rischio.
Questo viene messo in pratica ad esempio affrontando e monitorando le varie abitudini alimentari (di nuovo se ti interessa leggi il nostro articolo al riguardo cliccando qui) oppure individuando i principali fattori di rischio per la salute orale (malattie digestive o autoimmuni, stili di vita scorretti).

Così come importantissimo è continuare con costanti controlli post cure che devono mantenersi regolari per tutta la vita per poterci permettere di fare diagnosi precoce.

Se pensiamo infatti che già la bocca di un individuo sano contiene batteri in grado di causare lesioni cariose, figurarsi un soggetto con carie attive o con cattiva igiene orale! Avere carie attive in bocca aumenta esponenzialmente il rischio che se ne formino altre, anche a distanza di tempo.

Solo educando e motivando noi stessi a corrette pratiche di igiene orale potremmo riuscire a ridurre il rischio di nuove lesioni cariose. 

La buona notizia è che abbiamo la tecnologia adeguata a diagnosticare carie prima ancora che diventino visibili alla radiografia! E senza nemmeno utilizzare radiazioni! (clicca qui per saperne di più)

Per noi l’odontoiatria del futuro ha come basi la prevenzione e la diagnosi precoce, solo attraverso le quali sarà essere possibile provare a ridurre la prevalenza della carie nel mondo.


Se volete continuare ad approfondire quest’argomento visitate le seguenti pagine del nostro blog!

Se ti è piaciuto questo articolo sentiti libero di condividerlo, in questo modo aiuterai più persone ad avere consapevolezza sulla carie e sulla sua cura.

Grazie e continuate a seguirci! 







Bibliografia 

  1. Bourgeois, Denis et al. “Quantification of carious pathogens in the interdental microbiota of young caries-free adults.” PloS one vol. 12,10 e0185804. 10 Oct. 2017, doi:10.1371/journal.pone.0185804

  2. Aas, Jørn A et al. “Bacteria of dental caries in primary and permanent teeth in children and young adults.” Journal of clinical microbiology vol. 46,4 (2008): 1407-17. doi:10.1128/JCM.01410-07



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